Come registrare una batteria acustica: alcune tecniche di microfonazione e ripresa audio

Come registrare una batteria acustica: alcune tecniche di microfonazione e ripresa audio

La batteria è uno degli strumenti più complessi da registrare, con la sua enorme gamma timbrica e dinamica. In molti sono alla ricerca di come registrare una batteria acustica ottimizzando le tecniche di microfonazione e di ripresa audio.

In realtà non può esistere una soluzione assoluta e che funzioni in ogni caso. In quanto tante sono le variabili da domare quando si cerca di registrare una batteria acustica. A partire dalla varietà e qualità del legno, per passare all’infinita scelta di piatti, pelli e accessori, fino ad arrivare alla possibilità di comporre kit sempre diversi.

Tutto rende questo strumento unico e mai uguale a se stesso. Aggiungiamo a questo la possibilità di scegliere tra le innumerevoli tecniche di microfonazione possibili ed abbiamo il quadro completo della complessità, nonché del fascino, del lavoro da fare in fase di registrazione.

Come microfonare una batteria acustica?

Passiamo quindi a comprendere come microfonare una batteria acustica per ottenere dei risultati soddisfacenti. A seconda del tipo di suono che stiamo cercando, del genere musicale e del kit a disposizione, possiamo scegliere il modo migliore per effettuare una ripresa microfonica efficace.

Solitamente si alternano microfonazioni “spot” (da vicino), per mettere a fuoco ogni singolo pezzo della batteria, a microfonazioni “panoramiche”, per avere un suono d’insieme dell’intero kit.

I microfoni dinamici, solitamente, sopportano meglio le forti pressioni sonore prodotte dalla batteria, ma con i giusti accorgimenti possiamo utilizzare agevolmente anche microfoni più “delicati”. Attenzione quindi ai massimi livelli di pressione sonora (Max SPL) sopportati dai microfoni: una batteria può facilmente superare i 130 dB SPL di picco!

Per quanto riguarda il posizionamento, c’è solo da divertirsi (o impazzire) sperimentando distanze e angolazioni diverse. Occhio però alle possibili cancellazioni di fase!

Registrare la batteria in multitraccia aiuta missaggio e editing

Più microfoni non vuol dire automaticamente più qualità. Ma quando si ha l’opportunità di gestire separatamente una quantità di segnali, si ha la possibilità di raggiungere dei risultati davvero soddisfacenti.

Per questo registrare in multitraccia offre l’enorme vantaggio di acquisire tutti i segnali microfonici separatamente, per cui in fase di missaggio possiamo bilanciare e ottimizzare ogni singola traccia della batteria, ottenendo così il suono che stiamo cercando. Anche la fase di editing è notevolmente agevolata: pensate soltanto alla possibilità di poter lavorare su ogni singolo colpo di cassa, rullante o tom. Il risultato è garantito.

2017-07-17T15:35:22+00:00

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